Felicità: è la meta a cui tutti noi tendiamo, quello che guida ed ispira la nostra vita. La vediamo spesso come qualcosa da raggiungere, qualcosa di esterno a noi che ancora non abbiamo e che dobbiamo in qualche modo guadagnarci.
E se non fosse così?
Abbiamo mai provato a mettere in dubbio le convinzioni che abbiamo su cosa significhi davvero essere felici?
Ad esempio, vi è mai successo di dire, sarò felice quando….avrò una casa mia, avrò quel lavoro, avrò un partner, avrò una famiglia, ecc. La lista può durare all’infinito e ognuno ha la sua personalissima lista di cose da raggiungere per essere finalmente felice.
Ora proviamo per un attimo a pensare a qualcosa che era nella nostra lista in passato e che abbiamo raggiunto. Secondo questa logica se lo abbiamo raggiunto dovremmo essere felici. Invece, siamo qui a cercare qualcos’altro da mettere nella nostra lista. Questo non è un male, anzi, ci motiva, ci spinge, ci dà carica. Ma siamo sicuri che ci porti alla felicità?
E se la felicità stesse invece nel godere appieno di ciò che abbiamo? Invece di proiettarci al di fuori, cercando costantemente qualcosa che ci “renda” felici, che colmi un vuoto, possiamo provare a guardare dentro di noi, ad apprezzare davvero quello che già abbiamo. In questo modo ci affacciamo alle situazioni partendo da un senso di pienezza, di apertura. Apprezzare ciò che abbiamo ci permette di “risintonizzarci”, imparando anche a notare e a dare importanza alle cose belle che ci accadono ogni giorno. E così viviamo in modo più gioioso, lasciando lo spazio all’esperienza di essere così com’è, senza fissarci sugli aspetti più negativi.
Ci proviamo?